giovedì 30 maggio 2013

Roberta Ragusa, c’è un nuovo indagato

Tracce “interessanti” che potrebbero portare alla svolta nel caso di Roberta Ragusa. Gli uomini del Ris hanno isolato all’interno della Fiat Panda verde di Antonio Fusi, l’uomo che dice di aver accompagnato la donna in stazione a Pontedera, del materiale biologico. Da queste tracce, non di sangue, sarebbe possibile risalire al Dna da comparare con quello dei familiari di Roberta e avere un quadro della situazione. La scoperta, dicono dalla Procura, potrebbe portare a una svolta nel caso della donna, scomparsa da ormai più di tre mesi. Il materiale è stato trovato all’interno della macchina di Fusi, indagato proprio per permettere analisi e rilievi, così come il marito della donna, Antonio Logli.
Gli inquirenti sperano di riuscire a ricavare il Dna anche perché il mistero della scomparsa di Roberta Ragusa sembra non avere soluzione.
Non ci sono nuovi avvistamenti e gli inquirenti continuano a battere tutte le piste, dall’allontamento volontario, al suicidio e all’omicidio.
Nel frattempo è emerso che i cellulari dei familiari, compreso quello del marito e i due “clandestini” che l’uomo usava con l’amante, nella notte della scomparsa sono rimasti sempre attaccati alle celle di Gelle. Un ulteriore dettaglio che confermerebbe la versione del marito.

fattidicronaca.it

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