Avevano filmato col telefonino la professoressa a bordo di un'auto col suo amante in una strada appartata a Forlì. Un pretesto per riccatttarla e chiederle una cospicua somma di denaro, circa 3 mila euro, in cambio del silenzio.
Ma la vittima non si è fatta intimorire, rilevando tutto ai carabinieri. E così è scattata la trappolache ha permesso di incastraregli estorsori: si tratta di sei giovani, tutti stranieri, tra i 17 e i 22 anni.Tra questi anche un ex allievo della docente.
Tutto ha avuto inizio quando quattro dei sei ragazzi, a spasso per la città, hanno sorpreso la donna con l'amante in una strada appartata. I giovani hanno approfittato della circostanza per girare col telefonino un video. Dopo essersi allontanati si sono recati nella prima cabina telefonica, spedendo un sms nel quale si evidenziava il video. " Se non vuoi che lo veda tuo marito devi pagare ".La professoressa si è poi accordata per un incontro al parco urbano.
L'indomani, seduto su una panchina ( col volto incappucciato e con lo sguardo coperto dagli occhiali da sole ) ad attendere la donna vi era un giovane, che ha chiesto 3 mila euro per il silenzio. La vittima sì è così appellata ai carabinieri. Gli uomini dell'Arma del Nucleo Operativo e Radiomobile, diretti dal capitano Cristiano Mrella, hanno elaborato e teso la trappola agli estorsori. La donna si è presentata ad un nuovo appuntamento con una busta piena di soldi.
In realtà le banconote erano state fotocopiate dagli investigatori.Ma l'escamotage era necessario per assicurare alla giustizia i responsabili.Ed ha funzionato.
Puntualmente un ragazzo si è presentato all'appuntamento.Subito dopo aver preso la busta con i soldi, si sono materializzati i militari che l'hanno bloccato. Nella circostanza sono stati fermati anche altri due ragazzi, amici del fermato, chein quel momento erano seduti su una panchina.
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