giovedì 20 giugno 2013

Vendevano latte tossico e cancerogeno, paura e arresti in Friuli.!!

 - Roma . - Vendevano latte tossico e dannoso, con sostanze altamente cancerogene, adulterato per falsificare le analisi. I Nas di Udine hanno arrestato oggi 7 persone (una in carcere e 4 ai domiciliari), oltre a un obbligo di dimora, dopo una lunga indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio Biancardi, e dal Sostituto, Marco Panzeri, accusate di associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio, all'adulterazione di alimenti ed al commercio di derrate nocive, operante nella provincia di Udine e con ramificazioni in altre regioni d'Italia.
  Nell'ambito dell'operazione i circa 300 Carabinieri del NAS e dei Comandi Provinciali, hanno eseguito - in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Umbria, Campania e Puglia - 86 perquisizioni locali e personali. Le indagini - avviate nel maggio 2012 - hanno consentito di accertare che il presidente, due dipendenti di un consorzio di allevatori della provincia di Udine ed una consulente esterna ritiravano latte dagli imprenditori agricoli associati (di cui alcuni certificati per la produzione di formaggio "Montasio DOP" ), lo miscelavano e lo destinavano alla preparazione dell'alimento tutelato, violando cosi' il disciplinare che garantisce al consumatore le caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche del prodotto.
  E' inoltre emerso che 17 allevatori (denunciati a piede libero) ed i responsabili del consorzio, nonostante fossero a conoscenza della contaminazione da aflatossine (sostanze notevolmente cancerogene) di diverse partite di latte, le diluivano con prodotto non contaminato rendendolo idoneo ai controlli analitici effettuati dagli acquirenti. Tale illecito veniva favorito dalla complicita' di un laboratorio di analisi della provincia di Udine (2 responsabili sono tra le persone tratte in arresto) che, quando dalle analisi eseguite per conto del consorzio emergeva la presenza di tossine in quantita' superiore a quella consentita, alterava i referti ed il latte risultava sempre e comunque idoneo per la commercializzazione.
  Infine, e' stato accertato che due autisti che operavano per il consorzio sottraevano - ad ogni consegna - alcuni quintali di latte ristabilendone - poi - il peso originario mediante l'aggiunta di acqua. Nel primo pomeriggio e' stato rintracciato, e sottoposto agli arresti domiciliari, anche il 7° soggetto colpito dall'ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP di Udine nell'ambito dell'inchiesta sul latte contaminato. Si tratta di D.S. 30enne di Tavagnacco (UD) -di nazionalita' serba- responsabile degli autisti del consorzio degli allevatori investigato. Anche a lui viene contestato di appartenere all'associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio, all'adulterazione di sostanze alimentari ed al commercio di alimenti potenzialmente nocivi, nonche' del furto di diversi quintali di latte perpetrato, con la complicita' di R.A. 52enne di Arezzo (colpito dall'obbligo di dimora), in danno del consorzio stesso.
  ACQUISITI DOCUMENTI ANCHE NEL PERUGINO I carabinieri del Nas hanno acquisito alcuni documenti in un'azienda della Provincia di Perugia nell'ambito dell'inchiesta della procura di Udine sul commercio di latte tossico. In particolare, secondo quanto si apprende, si tratterebbe di documentazione contabile. L'azienda potrebbe aver acquistato prodotti dalla cooperativa coinvolta nell'inchiesta e non risulta che vi siano persone indagate.


  AGI.it

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