Due casi confermati di Sars nel fiorentino.
Sono due i nuovi casi di Sars confermati a Firenze: si tratta della nipotina di un anno e mezzo del primo paziente e di un suo collega di lavoro. Lo rende noto il ministero della Salute.
«La Regione Toscana ha comunicato nel tardo pomeriggio di oggi al ministero della Salute - si legge nella nota del ministero - che due soggetti, già sotto sorveglianza sanitaria perchè entrati in contatto stretto con il primo caso italiano di infezione da MERS CoV, hanno sviluppato una forma clinica di infezione respiratoria, che al momento si presenta per entrambi con un quadro non grave. Le indagini di laboratorio, condotte in collaborazione tra le autorità sanitarie della Toscana e l'Istituto Superiore di Sanità, hanno confermato la diagnosi di infezione da MERS CoV». I due nuovi casi, spiega ancora il ministero, si riferiscono ad una bambina di circa due anni, facente parte della famiglia del primo paziente, e ad un collega di lavoro dello stesso. Entrambi i pazienti sono ricoverati in isolamento presso strutture sanitarie di Firenze. «La trasmissione dell'infezione da ammalati a persone che hanno avuto contatti stretti e prolungati con essi è già stata documentata - prosegue la nota -, anche in Europa, in ambiente domestico ed ospedaliero. Il ministero della Salute segue con attenzione la situazione, in contatto stretto con le autorità sanitarie toscane».
IL TERZO CASO È una collega - e non un collega - italiana, quarantenne, il terzo malato di Nuova Sars confermato oggi a Firenze. Lo rende noto la Asl fiorentina. La donna era tra le persone tenute sotto osservazione perchè entrate in contatto con il quarantacinquenne giordano, primo caso di Sars in Italia. Restano sotto osservazione oltre quaranta persone, tra operatori sanitari, parenti del giordano e colleghi di lavoro, questi ultimi una decina.
FEBBRE ALTA E INSUFFICIENZA RESPIRATORIA «Il paziente, che presentava febbre alta, tosse e segni di insufficienza respiratoria, è attualmente ricoverato in isolamento ed è in buone condizioni». La conferma della diagnosi è stata effettuata dall'Istituto superiore di sanità, Dipartimento malattie infettive, parassitarie e immunomediate. Il riconoscimento del caso italiano è avvenuto seguendo le procedure indicate dalla circolare che il ministero della Salute ha diramato agli assessorati alla Sanità delle Regioni e Province Autonome il 16 maggio scorso per aumentare il grado di attenzione nei confronti di soggetti con febbre e sintomi respiratori importanti provenienti da aree geografiche in cui si sono verificati casi simili o che abbiano assistito un malato affetto da Mers-CoV, per sottoporli al test specifico. Si tratta, ricorda il ministero, di un virus la cui trasmissione interumana sembra essere possibile quasi esclusivamente laddove si sono verificati contatti stretti e prolungati come per esempio nell'ambito di un nucleo familiare o in una corsia ospedaliera. «Per quanto riguarda i viaggi internazionali e le rotte commerciali, l'Organizzazione Mondiale della Sanità non raccomanda test nè altre restrizioni ai viaggiatori all'ingresso nei Paesi membri della Regione Europea». Il ministero monitora «attentamente la situazione in stretto raccordo con le autorità sanitarie della Regione Toscana». Per la prevenzione delle infezioni respiratorie, ricorda il dicastero, valgono le normali misure igieniche raccomandate per l'influenza (frequente lavaggio delle mani, coprirsi la bocca con un fazzoletto quando si starnutisce, etc.) e che informazioni in proposito sono reperibili sul sito del ministero della Salute.
fonte:leggo.it
Nessun commento:
Posta un commento